venerdì 11 maggio 2007

avatarro malandrino

non sono intollerante, lo sai. lo divento con i furbacchioni, con i prepotenti, non con coloro nei cui occhi riconosco quelli dei miei nonni e dei miei zii, sepolti in terra straniera.

quanto al personaggio che innesca reazioni così ferme non merita tanta indignazione, al massimo l'ironia che gli usano i suoi interlocutori del centro sinistra, la bonaria ironia che si usa a chi deve ancora capire molte cose.

alleggerisco il clima, ecco scan del biglietto del concerto di dom sera, che ci avevo voglia di pubblicarlo, e confesso che conservo gelosa traccia di tutte le cose che facciamo insieme




giovedì 10 maggio 2007

soffia

la persona che tu definisci divertente, che ascolti con gusto e risate grasse, la cui foto scegli allegramente come avatar del tuo account messenger, è la stessa che contribuisce a tenere in vita sentimenti di xenofobia e il rifiuto della convivenza tra cittadini in questa milano multiculturale.

mi piace quando ti arrabbi parlando di silvio berlusconi, e non capsico come fai a non arrabbiarti di fronte a quest'uomo ignobile.

Dici sempre che è innocuo, ma se a me fa paura, se la sinistra in nome degli omosessuali ne hanno chiesto le dimissioni, forse già questa è una dimostrazione del contrario, non ti pare?

Poichè ai tuoi amici piace, che anche loro lo trovano divertente, e insieme vi passate i suoi video come fossero chicche di comicità da non perdere, per questo credi che non ci sia niente di male nel farsi una risata, se uno dice apertamente che dovrebbero tornarsene a casa in cammello coloro che non sono produttivi economicamente, le donne musulmane, quelli che lavorano qui come schiavi, ma il nostro status culturale non lo sanno condividere.

Mi fate venire voglia di mettermi a piangere, con le vostre risate, di rabbia o forse di umiliazione, tutte le volte.

Ci hai mai pensato, che questo forse non è bello, che anche dei cattolici integgerrimi potrebbero fare uno sbaglio senza accorgersi, questa volta?

Sembra che siccome voi andate a chiesa e fate le offerte ogni domenica, siccome siete attenti sostenitori della parrocchia e zelanti nel partcipare alla vita di comunità, per il bene degli altri, allora le cadute di stile che definite innocue, ve le concedete a cuor leggero dentro le mura domestiche.

Dopo tanto sbattersi per l'altro, questi calci nel culo esorcizzati nelle risate, li trovate liberatori probabilmente.

Starai pensando che probabilmente ho il ciclo mestruale oggi, perchè sto facendo tanto rumore per una cosa che a te pare da poco o da niente.

Del resto come si permette una con una vita come la mia, con una madre adultera, con un passato costellato di relazione libere, dalla sessualità generosa e promiscua, a fare la morale ad uno come te, così lontano dal peccato, integro, servizievole, onesto fino ad abborrire il furto anche solo di una ciliegia e fino ai 43 anni, vergine.

il bene e il male privati e sociali siete voi che li sapete distinguere, mica una come me, donna, siciliana di origini e sessualmente promiscua per aggiunta.

a.

giovedì 12 aprile 2007

se a padova lo spritz



la danza sul territorio di confine dell'amore è iniziata sull'erba calda del sole delle tre, al prato della valle. Un ragazzo giocava a frisbey a torso nudo e due adolescenti si baciavano stretti. C'era un cane di media taglia, forse un labrador, correva da una parte all'altra per inseguire il bastone di legno che si lanciavano due ragazzi per farla giocare.

Era femmina, e aveva il mio stesso nome. Mi sentivo come dentro ad un'allegoria della primavera, ma fuori luogo, come uno di quei melograni incolti e ancora appeso ai rami alti dell'abero, fuori stagione. L'ombra dei non detti erano nuvole di un temporale, che doveva arrivare.

Perchè poi? "Tendi a saggiare i limiti di una relazione, l'hai mai notato?" è quella frase me la sono tatuata addosso come un'etichetta di importazione. La sento come una zanzara la notte, da quando è scesa la pioggia ha smesso di pungere, ma ronza per dirmi che c'è per restare, almeno fino a quando non saprò darle un altro nome.

E le parole che scelgo di tacere, per tenere viva la danza in morte dell'amore, sono quelle di cui mi sono messa alla ricerca, sai, non è difficile vedere che spingerti via mi da un ritorno in moneta d'amore, non solo lacrime e pause di silenzio che durano tanto a lungo da farsi leggere tra le righe.

In ballo c'è la mia identità, l'esigenza d'essere riconosciuta una presenza importante e altro da decifrare. Le carezze sulla pancia, sul prato dell'orto dietro casa, avevano il sapore di un desiderio di paternità profuso d'amore. Mi sentivo un contenitore, come un vessillo che serve per traportare un bene caro dal lato della riva che è più sicuro.

Dalla fucina di possibilità anonime, tendenti all'infinito, fino alle tue braccia di padre sicure. Ma la donna che sono, caro, l'ami? O solo la madre che potrei diventare?

Nell'allegria tesa del parco lambro, prima di piegare insieme il plaid steso al mattino per il picnic, prima d'andare, hai taciuto dove non era la certezza che potesse legittimare.

coli-brina o colu-brina?




:))

lunedì 26 marzo 2007

Tabito Funakoshi

dopo la cena di venerdì Tabito Funakoshi dichiara il suo amore a

Arisa Karubo

provare per credere :))

http://rumandmonkey.com/widgets/toys/namegen/721/

mercoledì 14 marzo 2007

giuggiole (per il brodo attendere, prego)

eccolo finalmente, l'albero che ti avevo promesso il primo giorno che ci siamo incontrati.
è un albero rustico che produrrà frutti dolci, che i fruttivendoli di città non hanno.
ha una storia antica, il linkino la spiega.
mi piace, perchè dimora nel cuore della marca trevigiana ed è stato piantato per amore di una ragazza siciliana.
mi piacerebbe che questo nobile albero e suoi frutti potessero narrare questa storia a tutti coloro che si fermeranno, colpiti dai colori, magari dai sapori.
è per te

giovedì 8 marzo 2007

8 marzo, una festa

ecco il fiorellino per l'8 marzo, insieme alle mie carezze di iersera, spero un po' di pace